Sanden, una produzione industriale sostenibile.
Sanden Corporation, società giapponese che controlla SandenVendo, è un’azienda che produce macchinari destinati ai settori Automotive, Vending e al settore Living & Environment.
La politica di gestione prevede di: “Creare valore a beneficio dell’ambiente”, Sanden sta lavorando per coniugare attività aziendale e difesa del pianeta, facendo dell’ecologia uno dei propri obiettivi prioritari.
Tra i prodotti ecosostenibili sviluppati da Sanden spiccano:
La società sta, infine, lavorando all’analisi e alla determinazione dell’impatto ambientale dalla fase di approvvigionamento delle materie prime a quelle di distribuzione, consumo e smaltimento.
www.sanden.co.jpSanden è attiva, in particolare, nella difesa della biodiversità. Nel 2002, infatti, l’azienda ha inaugurato il “Sanden Forest/Akagi Plant”, un complesso, costituito da aree forestali e impianti di produzione, situato alle pendici meridionali del Monte Akagi, nella prefettura giapponese di Gunma.
Questo sito, progettato con l’ambizione di creare la “fabbrica del 21o secolo, una fabbrica in armonia con la natura”, è stato il primo caso di applicazione su ampia scala da parte di un’azienda privata di un metodo di costruzione rispettoso della natura e capace di garantire armonia con l’ambiente circostante. L’azienda contribuisce alla conservazione dell’area attraverso la protezione di specie rare. L’azienda, inoltre, mette una parte dell’area a disposizione del pubblico per esperienze naturali studiate in collaborazione con organizzazioni non a scopo di lucro.
Nel 2011, Sanden Corporation è stata riconosciuta dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) come una delle sette migliori aziende al mondo in termini di buone prassi di “Produzione Sostenibile”. Nell’ottobre 2012, l’azienda ha partecipato all’11a riunione della Conferenza delle Parti, tenutasi in India, per presentare le proprie attività di produzione sostenibile e quelle svolte presso il Sanden Forest/Akagi Plant.
Una convivenza armonica tra natura e industria